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al testo di Giovanni Degli Esposti
Deriva dei continenti
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Amalgama dei tempi arcana Pangea dei giorni deriva dei continenti le nostre storie spaccate da faglie sanguinanti ancora
isole d'oceanici abbandoni finite assieme incomprensibile arcipelago
impossibilità di creare ponti il mare sempre continuerà a dividerci
da lungi un saluto di palme e di sole azzurro sorriso delle acque
solitudine di naufraghi al di là delle onde
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Censa Cucco
- 31/01/2012 11:01:00
[ leggi altri commenti di Censa Cucco » ]
E bello salutarci al di là delle onde anche se siamo isole arcipelaghi, isole vicine e comunicanti. Bello questo paragone con i continenti alla deriva... comunque nessuno è unisola, altrimenti nulla ci giungerebbe, e invece tanto ci giunge. Una poesia matura e interessante. Un caro saluto...
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Fiammetta Lucattini
- 31/01/2012 08:51:00
[ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]
Impegnativa per i lettori, ma soprattutto per te, che non cerchi sconti, nè proponi una captatio benevolentiae. Ciao.
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Franca Alaimo
- 30/01/2012 21:53:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Una poesia che si colloca nel tema, così tanto indagato da molti decenni ( e certamente mai esaurito), dellincomunicabilità, che Giovanni esprime con limmagine di tante piccole isole dun arcipelago, senza ponti utili a collegarle. E vero,ma solo in parte. Per esempio la poesia è un ponte che unisce. Molti gli echi dei sonetti foscoliani.
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Loredana Savelli
- 30/01/2012 19:31:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
E che dire di questa lettura poetica della deriva dei continenti?Varie sono le declinazioni cui la poesia si presta e volentieri. Credo che in ogni scienziato si nasconda un animo poeticamente stupito. Qui a LaRecherche il discorso è stato più volte proposto. Ciao Giovanni, buona serata. Complimenti.
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